Da bambina giocavo con le bambole e non ci facevo caso, in quanto bambina, ma quelle bambole erano davvero perfette: fisico sinuoso, gambe slanciate, capelli lunghi, biondi e soffici, sorriso smagliante, occhioni azzurri dalle lunghe ciglia. E poi crescendo, guardavo la TV e tutti i miei attori preferiti erano bellissimi, fossero essi uomini o donne; allo stesso modo nel mondo della musica gli idoli avevano un gran fascino, bellezza da vendere e dei caratteri eccezionali. Così, senza rendermene conto, sono cresciuta con un complesso di inferiorità, un complesso che condivido con mezzo mondo, oserei dire. Molto furbescamente il mondo capitalista in cui viviamo ci inculca già da bambini che vi sono degli standard per avere successo in società, per riuscire a vivere bene e che se questi (altissimi) standard non vengono raggiunti difficilmente saremo felici. Ed ecco che ci vengono offerte tutta una miriade di opzioni, possibilità, fantastiche invenzioni fatte apposta per aiutarci a sentirci meglio, giusti, possibilità che se non sfruttiamo fanno ricadere su di noi la colpa del mancato adeguamento allo standard accettabile. Insomma, è colpa nostra se siamo grassi, se non andiamo in palestra, se non seguiamo la dieta del dietologo, se non compriamo le cremine di bellezza, se non diventiamo pazzi per star dietro ad un mondo superficiale che non fa altro che volerci vuoti, ignoranti e soggiogati al mercato. E purtroppo le persone non se ne rendono conto, ci siamo tutti troppo dentro per riuscire a capirlo, e così mi scontro troppo spesso con chi mi sta accanto.
La più recente delle mie battaglie l’ho avuta con due delle mie più care amiche il giorno che una di loro mi ha fatto vedere il suo ultimo acquisto: un set di prodotti a base di collagene, miracoloso, a sua detta, contro l’invecchiamento della pelle. Beh, partiamo dal fatto che è vero che il collagene è responsabile dell’elasticità della nostra pelle, ma io direi che finisce qui. Non è che a ingerire e spalmarsi di collagene tutti i giorni, all’improvviso abbiamo scoperto la fonte dell’eterna giovinezza! Il collagene è una proteina che il nostro corpo produce, la cui funzione principale è quella di assicurare che i nostri tessuti connettivi siano forti abbastanza da reggere e tenere insieme i vari organi del nostro corpo, insomma produce la nostra impalcatura. Conseguentemente, è responsabile anche dell’elasticità di cui il nostro corpo ha bisogno per funzionare – altrimenti ci muoveremmo tutti come robot. Ed è vero che, con l’avanzare dell’eta’, questa proteina non viene più prodotta nelle grandi quantita che si producono in giovinezza. Ma questo vale per tutto ciò che riguarda il corpo umano, corpo che invecchia inesorabilmente giorno dopo giorno, e che un giorno non riuscirà più a sostenere la vita, come è giusto che sia. Quindi se accettiamo l’invecchiamento interiore, perchè tanta noia con quello esteriore? E’ pura, stupida vanità. Ma una signora di settant’anni, dico io, non si trova ridicola con la faccia tirata di una ragazzina, quando il resto del corpo è grinzoso e non riesce più a muoversi con l’agilità dei vent’anni? Io la definisco mostruosità, non lontana poi da quella descritta in Frankenstein da Mary Shelley. Forse non sarei dovuta scoppiare con la mia amica per le sue cremine al collagene, ma io davvero non sopporto la nostra incapacità ad amarci per come siamo, e la nostra paura di accettare la vecchiaia.